…da voi come si dice?
Ma che carino questo asilo super pulitino, con tante maestre, con programmi psico-pedagogici all’ultimo grido.
Peccato che stamattina la maestra di Pietro, quella un po’ precisetta, che ha sempre da rimproverarmi perche’ Pietro soffre di qualcosa (ma lo ha guardato in faccia??), ci ha messo 20 minuti a spiegarmi che, oltre alla raccolta di tappi di plastica, adesso avrebbero bisogno anche di raccogliere altre cose.
“Sa, quelle cose di plastica piccole attaccate ai tappi, ma non quelle grandi, quelle piccole, che magari si usano per l’acqua, non per il latte…in Svizzera si chiamano bottigliette da mezzo litro…non so come si chiamano in Francia”
…che poi anche se lo sapesse a quel punto magari non lo capirei io!
Mi viene in mente quel pezzo di Aldo, Giovanni e Giacomo…
http://www.vincenzoporta.it/rubriche/Comici/AldoGiovaGiaco.htm
Ahahahahah
ciao!
Anna
ALDO: Prima di tutto ci avviciniamo al paziente a spina di pesce, per rassicurarlo.
GIOVANNI: Bene.
ALDO: Dopo di che prendiamo la… (indicando la mano) …la palmipede… dove ogni falange è attaccata…
GIOVANNI: La mano!
ALDO: Non mi veniva il termine tecnico, professore! E la mettiamo proprio qui (indicando la spalla), sulla conca del delta scafoideo, dove c’è questo osso…
GIOVANNI: La spalla!
Che poi quelle cose di plastica piccole sono attaccate ai tappi solo quando i tappi bevono a canna…
Ciao, grazie di avermi linkato, adesso verrò a leggerti spesso. a presto, patrizia