La festa del papa’

marzo 19, 2009

“Pietro, oggi e’ la festa del papa’, andiamo a comperargli un regalino?”
“E’ il compleanno di papa’???”
“no, oggi e’ la festa di tutti i papa’, almeno, in Italia si festeggia oggi, che e’ la festa di S. Giuseppe”
” E chi e’ Giuseppe?”
“Il papa’ di Gesu’ bambino”
…”La mamma di Giulia parla italiano, vero? Perche’ allora anche lei deve fare un regalo al suo papa’, anche se lui non e’ italiano!”
Non fa una piega.
“Cosa vorresti regalare  a papa’?”
“Uhm, un telecomando”
“?”
“Si’, un telecomando per muovere le cose sul compiuter”
Abbiamo comprato un bellissimo mouse….il nanetto aveva regione, il suo papa’ non ce l’aveva per il portatile di casa!


Mi dite che gioco posso fare ad una festa di compleanno per bambini? (parte 1)

febbraio 23, 2009

…qualcuno e’ capitato sul mio blog con questa domanda: accontentiamolo! luzzati_bambini
Da tanto non lo faccio piu’, ma questo e’ stato une dei miei mestieri da “giovane”, quando mi passavo lunghi pomeriggi a far giocare pargoletti per cifre irrisorie, che venivano regolarmente spese per andare in montagna! Adesso sono una mamma, e per ora, vista l’eta’ del pargolo, ho potuto sperimentarne ancora pochi….
Per i piu’ piccini
Indovina il disegno
Si prende un grandissimo foglio di carta da pacchi appeso al muro, si dividono i bimbi in due squadre, ad ogni squadra un campanello/fischietto/clacson, e si inizia a disegnare. Quando una squadra pensa di aver indovinato, suona il suo gong e si pronuncia. Gioco a punti o ad eliminazione (colui che ha indovinato vince il diritto a colorare il disegno)
– Battaglia dei palloncini
Ogni bimbo ha attaccato alla caviglia un palloncino (non troppo gonfio). Al via parte la musica e tutti i bimbi danzano. Quando la musica si ferma tutti cercano di scoppiare i palloncini degli altri. Quando la musica ricomincia coloro i cui palloncini sono scoppiati escono dal gioco. Gioco ad eliminazione. (Occhio che se sono troppo piccoli si spaventano del rumore…)
– La coda dell’asino
Grande tabellone attaccato al muro con un asino disegnato, senza coda. A turno i bambini vengono bendati e viene data loro una coda (un nastro, una coda di carta…) con un pezzo di scotch, chiedendo loro di attaccarla al suo posto. Si segna un puntino col nome per ogni tentativo fatto. Vince colui che piu’ si e’ avvicinato al posto giusto!
– Caccia al tesoro semplificata
Richiede una preparazione iniziale: vanno stampate tantissime (30 almeno) figurine con animali o personaggi diversi, se si vuole rendere il tutto piu’ competitivo assegnando un punteggio per ogni figura diversa. I foglietti (massimo 5×5 cm), vanno ripiegati in 4 e attaccati con un pezzetto di scotch in giro per il locale dove si svolge la festa (sotto le sedie, sul quadro della finiestra, sotto il tavolo…). Al via i bambini, divisi in due squadre, partono alla ricerca dei foglietti. Dopo un tempo prestabilito, si contano i foglietti trovati da ogni squadra.

Ecco qui qualche idea, se interessano ne pubblichero’ altre!

p.s. L’immagine, a mio avviso bellissima, e’ opera di un grande illustratore, Lele Luzzati


Sono indipendente e me ne vanto….ma anche vorrei una nonna…

febbraio 2, 2009

….non sempre a disposizione, scherziamo, ma magari che abitasse a un’oretta da casa mia, invece che a 400 km….

Ne approfitterei per affidarle il pargolo e fare quelle due o tre cose che ad oggi proprio non ci entrano, nello spazio/tempo in cui vivo, o che non sono abbastanza vitali da farmi trascurare il senso di colpa e farle lo stesso, abbandonando Pietro ad una baby-sitter:
– comperarmi un paio di vestiti decenti
– informarmi per cambiare la cucina, o per comprare un letto da grandi per Pietro
– fare la ceretta
– andare dal parrucchiere
– magari anche un aperitivo con un’amica…

Insomma, tutte quelle cose che non sono VITALI, ma che potrebbero aggiungere un non so che di piacevole ad una trafelata quotidianita’ sveglia-asilo-ufficio-cantiere-asilo- casa-spesa-nanna-pc-crollo.

Riflettendo, il lato positivo di tutto cio’ e’ un notevole risparmio, aggiunto poi al piacere di stare con la mia mamma quando mi viene a trovare!
Pero’ oggi la vorrei tanto, una nonna qui vicino, perche’ domani eviterei di alzarmi presto-presto, fare il “turno del mattino” e tornare a casa a pranzo, liberando il marito e aspettando la baby sitter postina, che grazie al cielo dopo il turno alla “Poste” ha ancora voglia di giocare con Pietro!


Passatempi educativo-demenziali

dicembre 15, 2008

In preparazione al Natale: e’ da Novembre che le domeniche piovose si passano in produzioni culinarie e decorative.
Fra tutte: le decorazioni per l’albero in pasta di sale, dipinte a mano da Pietro, ma anche da mamma e papa’…
Ricetta: tanta farina quanto sale (in volume), un cucchiaino di colla da tappezziere, acqua q.b. per una pasta morbida, stile plastilina. I puristi parlano di usare sale finissimo…noi ci siamo accontentati di quello che c’era in casa. E per i colori: vecchie tempere e pennelli! Volendo anche una mano di vernice trasparente per proteggere, ma non abbiamo avuto tempo!

Da notare, fra le opere meglio riuscite, Milito e Zanetti, ovvero, educazione alle differenze religiose ed alla tolleranza 🙂


Per Natale vorrei…

dicembre 1, 2008

Mi piace cominciare a pensare al Natale, non solo comperando regali.
Mi piace leggere di amici con grandi progetti per questo Natale.
Mi piace sentire da Pietro che il suo desiderio piu’ grande per Natale e’ un trattore blu…
“Pietro, ma gia’ lo hai, un trattore blu!”
“Si’, lo vorrei per papa’, lui non ce l’ha…e poi uno rosso per la mamma”
Per questo Natale, caro Pietro,  la tua mamma vorrebbe saperti raccontare di un bambino nato in una grotta, della sua famiglia speciale, del buon Dio che era il suo papa’ (e non l’aviatore che non getta la bomba….come pensi tu da quando hai sentito “Girotondo” di De Andre’), e di come questo bimbo possa insegnare a tutti noi a volerci un po’ piu’ bene.
Ma forse tutto questo tu lo sai gia’…


Senza parole

settembre 15, 2008

ma qualche lacrima…

L’ho appena letto, non trovo parole per commentare.
Penso solo che in un mondo cosi’ forse c’e’ tanto lavoro da fare sull’educazione “civica” delle persone, e che forse questo lavoro dovrebbe non essere trascurato.


Nostalgia canaglia

giugno 24, 2008

Da quando e’ nato Pietro (quasi tre anni fa), ho dormito lontano da lui ben tre volte (due viaggi di lavoro e un w.e. col marito).
Da ieri mattina ho lasciato sia lui che il suo papa’ a casa dei nonni.
Da un mese “pregustavo” questo momento e mi sognavo le innumerevoli cose che avrei potuto fare, libera dai mille impegni famigliari.
Da ieri mattina sono qui che sembro una in crisi di astinenza e telefono tre volte al giorno fra una riunione e l’altra per sentire come sta.
La piccola peste sta benissimo, nessuna nostalgia, quella in crisi e’ chiaro che sono io. Ma gli ormoni da mamma a che eta’ del bimbo smettono di funzionare? Prima o dopo il liceo????


Cenetta a due

giugno 12, 2008

“Amore, non ti preoccupare, vado io a prendere Pietro stasera, tu va’ pure a giocare a calcio”

“Amore, gia’ che ci sei, vai tu a prendere Pietro, portatelo al campo e io lo prelevo li’ tre secondi prima del fischio di inizio, ok?”

Stasera ho fatto, come al solito, un po’ tardi al lavoro. Era un’emergenza: una di quelle che succedono quattro volte alla settimana da poco piu’ di un anno a questa parte. Fortunatamente ho un marito disponibile, e un figlio ancora disposto a chiamarmi mamma.
Dopo lo scambio dell’ostaggio pero’, mi sono rifatta: ho portato il pargolo in pizzeria. Ha dato il meglio di se’, con “bonjour”, “merci”, ” che buona la pizza” ed altri gentili e misurati scambi con proprietario, pizzaiolo, cameriera, altri avventori.
Ha mangiato la pizza e bevuto succo d’arancia senza sporcarsi la maglietta nuova di pacca.
Peccato che abbia rovinato il tutto cercando di ordinare un gelato alla cacca…


Ricatti

giugno 12, 2008

Supermercato, ore 19:00.

“Driing”…azz, proprio adesso che Pietro si sta lanciando giu’ dal carrello, facendo leva sulla spesa per arrampicarsi fuori dalle sbarre…
“Hi Paola, I can hear you’re not in the office anymore” (che humor inglese il mio grande capo, eh?) “could you please give me brief update on today activities?”
Inizio il mio racconto, sempre piu’ a mio agio mentre Pietro alza la voce. Gli sibilo di stare zitto.
“Mamma ma poi posso saltare un po’ nel tuo letto?”.
“…then the compressors…”
“MAMMMAAAA, MA POI POSSO SALTARE UN PO” NEL TUO LETTO?????”
“shhhh, quello che vuoi ma ora taci. In addition, we forgot…”

Casa, ore 21.15
“Papa’, ma desso vado nel vostro letto vero?”
“Mah, non so, bisognera’ chiedere alla mamma…”
“Ma la mamma me lo ha promesso gia’, VERO MAMMA?”

Nemmeno tre anni: piccoli ricattatori crescono


Mamma degenere

Maggio 29, 2008

Prima riunione 8.30, seconda riunione 10.00, pranzo di lavoro, tutto il pomeriggio al telefono, poi recupero la biancheria stirata, poi vado a prendere Pietro.

Lo faccio salire in auto, allaccio le cinture del seggiolino, mi ruba le chiavi, le lancia sul sedile davanti, chiudo la sua portiera e mi avvio verso la parte avanti dell’auto, per recuperare le chiavi. CLACK.

Qualcuno di piccolo e innocente ha premuto “LOCK” mentre lanciava le chiavi. E ora e’ legato al seggiolino, con l’auto chiusa, le chiavi (e il telefono, le chiavi di casa, etc) sul sedile passeggero. Anche la portiera accanto al suo seggiolino e’ chiusa e con la protezione “bambino”.

La mia auto e’ anche cosi’ furba che mette in guardia ogni ladro cominciando a suonare se intuisce movimenti interni quando e’ chiusa a chiave. UAOOOOOO (intervalli di qualche minuto seguiti da un minuto di pausa).

Attimo di panico: corro in casa della nounou, telefono a Roberto. Un quarto d’ora a intrattenere Pietro facendo balletti davanti al finestrino mentre il suo papa’ arriva con il doppione delle chiavi. Grazie al cielo le distanze sono brevi e niente traffico: benedico il giorno in cui ci siamo trasferiti in campagna.
Il giovane teppista e’ piuttosto tranquillo, ma si innervosisce se gli chiedo di provare a togliersi la cintura.

CLACK. Roberto e’ arrivato dietro di me e ci ha aperto. Segue “cazziatone” da parte del marito.
Mi cala la tensione ora, due ore dopo.

Forse sono troppo stanca, forse sto cercando di fare troppe cose allo stesso tempo….